Dopo un discreto periodo passato a rispondere sempre “Sì” a qualsiasi proposta d’ingaggio da parte degli Studios, nemmeno fosse sommerso dai debiti come Nicolas Cage lo “Scialacquatore Folle”, Bruce Willis incappa finalmente in progetto efficace che, nonostante avesse fatto temere il peggio dopo l’uscita delle prime immagini, si è rivelato invece una piacevole sorpresa capace di bilanciare azione e humor.
Stiamo parlando di Red, pellicola del 2010 tratta dall’omonimo fumetto di Warren Ellis e Cully Hamner e diretta da Robert Schwentke, ancora caldo dal recente fiasco di Un amore all’improvviso.
Willis interpreta Frank Moses, un ex agente della CIA che vive una vita tranquilla a Cleveland, interrotta solo dalle telefonate quotidiane con Sarah Ross (Mary-Louise Parker), un’impiegata dell’ufficio pensioni. La loro routine viene sconvolta quando un commando di assassini tenta di ucciderlo. Consapevole del pericolo imminente anche per Sarah, Frank la raggiunge e, contro la sua volontà, la porta con sé per proteggerla. Inizia così una serie di avventure che vedono Frank riunire il suo vecchio team di ex agenti, etichettati come “RED” (Retired Extremely Dangerous), per scoprire chi vuole eliminarli e, soprattutto, perché.
Il film mescola azione e commedia con grande efficacia, grazie a un copione ben scritto dai fratelli Erich e Jon Hoeber. Le scene d’azione sono spettacolari e ben realizzate, con effetti speciali curati che rendono ogni scontro coinvolgente. Schwentke dimostra la sua bravura, sia nel rilassato prologo domestico dove evita effetti vistosi e si concentra su dettagli raffinati, sia quando si passa dalla commedia all’action, mettendo in risalto il talentuoso cast di cui dispone.
La regia di Schwentke è pulita e dinamica, garantendo un ritmo incalzante che non lascia spazio alla noia. Il film mantiene viva l’attenzione dello spettatore grazie a un intreccio ben costruito e a un cast di attori di alto livello, capaci di interpretare con ironia i loro ruoli sopra le righe. Nonostante la struttura che include sparatorie e colpi spettacolari, il regista tedesco non perde mai di vista però l’aspetto umano dei personaggi, che sono ben delineati e credibili nelle loro interazioni.
Ed è proprio nella chimica tra i personaggi e nello straordinario talento degli interpreti di dare vita a figure memorabili che risiede la vera forza del film: John Malkovich interpreta Marvin Boggs, un ex agente paranoico reso schizzato da anni di esperimenti con LSD; Helen Mirren è Victoria Winslow, una raffinata e letale ex agente con una predilezione per le armi da fuoco; Morgan Freeman, nei panni di Joe Matheson, un veterano in fase terminale di cancro, Brian Cox, che interpreta la spia russa Ivan Simanov ed un cammeo (dell’allora novantaquattrenne!!!) Ernest Borgnine, aggiungono un incalcolabile carisma alla pellicola. Anche Karl Urban, solitamente noto per la sua espressione monotona, riesce a sorprendere con una variegata performance nei panni di William Cooper, l’agente della CIA incaricato di eliminare Frank.
Un altro elemento che contribuisce al successo del film è, senza ombra di dubbio, l’umorismo che permea l’intero film senza mai risultare forzato. Non ci si prende mai troppo sul serio nemmeno quando si tratta di argomenti attuali come i segreti governativi, o la paranoia della sorveglianza. Red, infatti, si inserisce in quel filone di action-comedy inaugurato lo stesso anno da pellicole come Innocenti bugie di James Mangold, con Tom Cruise e Cameron Diaz, trovando però una sua originale strada.
I dialoghi spesso surreali, soprattutto attraverso gli occhi della Parker e del suo personaggio, sono il fulcro della componente comica. L’attrice riesce a mostrare una gamma impressionante di emozioni, passando dalla paura all’ammirazione con grande naturalezza, contribuendo così a rendere il suo personaggio uno dei più amati dal pubblico insieme a quello della Mirren, costituendo una sorta di piccolo record per i film di genere “maschio”: stavolta la supremazia del leone se la prende la leonessa.
Red è un film che merita di essere visto. Un perfetto esempio di intrattenimento che riesce a combinare azione e commedia in modo equilibrato, offrendo al pubblico un’esperienza cinematografica piacevole e coinvolgente. Una pellicola che non delude e che, una volta vista, lascia in bocca l’acquolina desiderosa di proseguire con il suo altrettanto valido seguito: Red 2.
Alessandrocon2esse
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