TITOLI DI TESTA: una poltrona per uno
TRAMA: l’amicizia è uno dei sentimenti universali che tutti conosciamo, anche se quando ci vanno di mezzo i soldi sò dolori. Un interesse reciproco tra due o più persone delle stesso sesso, ma perchè no, talvolta anche tra uomo e donna, tipo quelle volte che caspita quanto sei simpa, ti offro un drink, un’uscita tira l’altra e poi andate a letto…scusate, questo è quando l’amicizia proprio non funziona. Come disse il sommo poeta Totò Riina “un amico è qualcuno con cui confidarmi, sempre che non parli con qualcun’altro” e in parte è quello che accade tra Filippo e Omar.
Filippo ha una casa piena di scale che non fà mai, 8 bagni ma tanto ne usa solo uno, gli piace essere imboccato e la mattina si lo vestono pure…praticamente la vita di un ricco, se non fosse che stà in carrozzina.
Omar è un figlio di banlieue, fà avanti e indietro dalla prigione, ha perso il conto di quanti fratelli e sorelle ha e un giorno che non ha un cavolo da fare, così, de botto, senza senso, si presenta a casa di Filippo per farsi firmare un foglio che attesti che lui abbia letto la sceneggiatura. Ora, dato che Filippo stava cercando un nuovo badante e che Omar (dato il cognome) è una sorta di Yes Man, alla domanda “vuoi essere il mio nuovo badante?” Omar risponde Sy.
Così il ragazzo si ritrova a vivere a Villa Certosa anche se c’è un prezzo da pagare perchè Filippo ha bisogno di assistenza continua, soprattutto perchè esige tutte le mattine un accurato bidè. Sarà proprio grazie a questo rito mattutino, il tocco caldo, i numerosi scherzi acqua fredda acqua calde sulle balle, gli sguardi complici e i cannoni d’erba, che tra i due inizierà una splendida amicizia.
Un pò alla volta e a modo suo, Filippo inizia a muovere i “primi passi” verso una nuova vita, trovando nella spontaneità di Omar un nuovo modo per apprezzarla.
TITOLI DI CODA: di solito scrivo sempre qualche cazzata perchè ad essere troppo serio non mi diverto, ma per l’esperienza personale che ho vissuto, questa pellicola tocca con leggerezza situazioni non facili…dove l’amicizia può essere l’unica cura per combattere i propri mali interni e fisici, e sopratutto, dove l’uno si prende cura dell’altro per ritrovare se stessi.
EXTRA: ciao Mario.
Mklane
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