Ci sono i film…poi ce stanno questi! Dopo i “Bellissimi di Rete Quattro”, una nuova puntata de i “Dimenticabili di Cineastio”.
TITOLI DI TESTA: dimmi se sei un uomo, vero un pistolero
TRAMA: un protagonista, un antagonista, un’ambientazione, una trama da seguire e addirittura un finale. Questi gli elementi cardine che ti fanno dire “questo libro è stato scritto da Stephen King” una roba che lo capisci subito. Tant’è che “La Torre Nera” a detta di Gesù è considerata la sua Bibbia, la sua opera omnia, il piatto con cui ha vinto la stella Michelin, il rutto durante l’interrogazione di fisica che sarà ricordato da tutti i compagni di classe.
È un opera complessa con rimandi al western, horror, fantasy, viaggi, psicologia, best-seller e quella non è la sezione cucina ma il bagno, composta da diversi libri…però a Hollywood je prudono le mani e decidono di farci un film sull’unico che te ce dovrebbe fà capì tutto (a differenza del film).
La Torre Nera è un abuso edilizio. Va bene che sul cantiere c’hanno scritto “punto d’incontro del tempo e dello spazio” ma pur sempre abuso è! Senza finestre, nun se sà da dove se entra, tarmente alta che sarebbe da butta giù…ed è proprio questo che vole fa Silvan (qui interpretato da Matthew cognome impossibile).
Ce stà sto regazzino de nome Jake che nun dorme la notte e che disegna malissimo tutti i sogni che fa, roba da cagasse sotto che pure la madre je dice “manco na matita sai tenè in mano!”. Fatto stà che se sogna sempre un pistolero, Silvan, la torre nera, certi ragazzi che col visore della Playstation vogliono distrugge la torre, altra gente brutta, insomma tutte cose difficili da giocasse al Lotto.
Dato che pure la madre non sà che numeri se pò giocà er fijo, capisce che è matto e chiama certi de na clinica psichiatrica pe venisselo a prende. Ma Jake capisce subito che questi lavorano pe Silvan, e dopo na serie de peripezie se ritrova in un altro mondo, precisamente nella Terra di Mezzo dove conosce l’ex di Elettra Lamborghini, tale il Pistolero, uno a cui Silvan jà ammazzato er padre.
Da qui in poi succedono tutte cose senza senso: una veggente che dice a Jake che je ricorda er regazzino de Shining, Silvan che fà il piacione, il pistolero che pare un cecchino, Jake che viene preso da Silvan al quale nun riesce a magia de fa saltà pe aria sta torre…tant’è che arriva il pistolero e fa scacco al mago.
TITOLI DI CODA: carini i rimandi ad altri libri di Stephen King ma finisce tutto lì perchè non era possibile condensare il primo libro in 95 minuti, pare che se dovevano sbrigà dato che molte cose non vengono spiegate e la maggior parte delle scelte non sono approfondite dato che anche il nostro Jake si ritrova in balia degli eventi come a dire “Aò se vede che deve annà così”. Certi dialoghi fanno pure ridere ma non è quello il tono di uno che viene ricordato per essere il Re del Terrore.
EXTRA: io a Torre Nera l’ho vista solo su gli scacchi.
Mklane
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