TITOLI DI TESTA: succhiotti d’autore
TRAMA: di solito parlo poco delle cose che mi piacciono, talvolta semplicemente per il fatto che come direbbe un noto poeta contemporaneo “Non me lo so spiegare”. Ne vieni catturato, le metabolizzi a tal punto da non trovare le parole adeguate per scrivere di qualcosa che potresti argomentare per ore. Potrei semplicemente chiuderla qui dicendo di “immagina Nosferatu vestito da Patrick Bateman affetto da stress in una New York anni 80” ma potrei anche continuare con “e la ciliegina sulla torta è che il protagonista è interpretato da Nicolas Cage”.
Qui a Cineastio ci sono spesso delle lotte interne poichè il nostro “uomo del mica lo sapevo” non regge il nipote di Francis Ford Coppola, non lo tollera proprio…forse per il fatto che Nicolino non ha mai suonato a dovere il “mandolino” nei riguardi di Penelope Cruz…o forse perchè non lo considera un attore dato che il suo preferito rimane sempre Jimmy il Fenomeno.
Tornando al nostro di “fenomeno”, in questa pellicola scritta dallo sceneggiatore di Fuori Orario di Martin Scorsese, Nicolino interpreta Paolo Calabresi, un giovane yuppies direttore di una società che si occupa di contratti. Ovviamente la vita non è solo lavoro, tant’è che passa le sue giornate dalla psichiatra per poi rifugiarsi la notte in locali dove spera di incontrare giovani donzelle. Così una sera, dopo aver portato a letto la sua preda, manco er tempo de calasse la patta che quella je fà “ammazza che grosso”…e mica se riferiva all’augello d’oro, ma ar pipistrello appena entrata dalla finestra.
Dato che nun era aria, Nicolino se ne porta a casa n’artra, na tipa che pare quella de Flashdance. Er problema è che questa te lo mozzica e inizia il film semplicemente per il fatto che Nicolino esclama “Miiiiii, sono il Conte Dracula” e je parte er matto perchè se convince d’esse n’vampiro.
Da qui in poi “se la sente tarmente calla” che mostra tutto un repertorio di espressioni ai limiti der paranormale, grazie a una mimica con i controcoglioni e divertendosi come un matto tra le situazioni paradossali e grottesche di un copione che viaggia su registri sempre imprevedibili, un po come Nicolino che pe credece davero se mette pure un paio de denti finti perchè li canini nu je scendono.
Tutte cose apprezzate dal popolo dei meme, come gli occhi sgranati, le esagitate discussioni con la psicanalista, l’atteggiamento da zombie, scarafaggi scambiati per patatine, il divano nero usato come una bara…e la cosa bella è che er vampiro lo fa tarmente bene che quarcuno che crede pure.
TITOLI DI CODA: negli anni è stato preso per il culo per il suo superpotere chiamato “overacting” che qui era ancora agli albori, forse perchè in Stress da Vampiro sapeva esattamente cosa doveva fare. Se ti piacciono i film sui vampiri, questo potrebbe sembrare una piccola presa in giro. Ma se non ti piace Nicolas Cage, mi dispiace dirti che va visto perchè questa a mio parere è la sua prova migliore.
EXTRA: you don’t say.
Mklane
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