Il “linguaggio divino” parlato da Leeloo nel film Il Quinto Elemento (1997), diretto da Luc Besson, è un’invenzione originale dello stesso regista. Besson ha creato da zero circa 400 parole per dare vita a una lingua unica e aliena, destinata a un personaggio che avrebbe dovuto rappresentare l’essenza della purezza e della divinità. La lingua, a differenza di altri idiomi immaginari visti nel cinema, non è stata costruita seguendo precise regole grammaticali o modelli linguistici preesistenti, ma è nata interamente dalla creatività del regista.
Per dare vita a questa lingua sullo schermo, Besson ha lavorato a stretto contatto con Milla Jovovich, l’attrice che interpreta Leeloo, per perfezionare la pronuncia e il modo di esprimersi del personaggio. La Jovovich, che già parlava più lingue, si è rivelata una partner ideale in questo processo, poiché ha aiutato Besson a plasmare ulteriormente il linguaggio durante le riprese. Grazie alla loro collaborazione costante, il linguaggio divino è diventato una componente autentica e significativa del film.
Curiosamente, alla fine delle riprese, il regista e l’attrice erano diventati così abili nell’uso di questa lingua inventata che erano in grado di sostenere una conversazione completa e fluida. Questo dettaglio rende il processo creativo dietro la pellicola ancora più affascinante, poiché evidenzia quanto impegno e dedizione siano stati dedicati alla realizzazione di ogni singolo aspetto dell’universo del film, persino in ambiti che lo spettatore potrebbe non notare a un primo sguardo.
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