
Nel 1975, a causa degli infiniti guasti ai tre squali meccanici costruiti sul set, Steven Spielberg dovette aguzzare parecchio l’ingegno per portare al termine le riprese de Lo squalo.
L’inquadratura dalla prospettiva del pescecane e i barili che riaffiorano a galla quando l’enorme pesce è nei paraggi, sono solo alcuni degli escamotage del regista per sopperire alla costante indisponibilità degli animatronics ideati da Joe Alves e Bob Mattey e far notare la presenza dello squalo senza che si vedesse.
Ma l’elemento fondamentale a tenere alta la suspense per tutti i 124’ della pellicola, anche (e soprattutto) quando non ci viene mostrato lo squalo, è senza ombra di dubbio il suono alternato delle sole due note “MI” e “FA” più conosciuto al mondo, frutto della mente di John Williams e celeberrimo tema principale del film.
Quando Spielberg lo ascoltò per la prima volta, pensò si trattasse di uno scherzo di Williams, ma alla fine dovette ricredersi ed accettare che fosse perfetto…anche perché grazie a quelle due note Williams riuscì a portarsi a casa l’Oscar per la Miglior Colonna Sonora.
E con molta probabilità, a trovarlo perfetto non furono soltanto i giudici dell’Academy Awards, ma anche il pubblico in sala, dal momento che nell’estate del 1976 Martha’s Vineyard (l’isola del Massachussets dove furono girati quasi tutti gli esterni) triplicò il numero dei suoi turisti, trasformandosi in una destinazione ambita dai fans del film, mentre tutte le restanti mete turistiche della zona registrarono un enorme calo di villeggianti, dovuta ad una dilagante psicosi da squalo.
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