
A tre anni dal famoso match contro Apollo Creed (Carl Weathers) che gli è valso il titolo di “Campione del Mondo dei Pesi Massimi”, Rocky Balboa (Sylvester Stallone) non è più il bullo di periferia che conoscevamo, ma si è trasformato in un gentiluomo in abiti firmati che si fa scarrozzare in Limousine. Il pugile tutta grinta ha ceduto il passo all’ uomo d’ affari.
Perde l’ incontro per il titolo contro Clubber Lang (Mr. T), più giovane e soprattutto con più fame, quella fame che Rocky ha ormai dimenticato ed in più affronta l’ incontro preoccupato per le condizioni di salute del suo manager Mickey (Burgess Meredith) che, infatti, muore appena terminato l’ incontro.
A far ritrovare gli “Gli occhi delle tigre” a Rocky ci penserà il suo (ormai) migliore amico Apollo.
Consapevole di rischiare il linciaggio mediatico (e quello fisico da chi dovesse incrociarmi per strada) dico da subito che, a mio sindacabilissimo giudizio, questo secondo sequel è totalmente inutile…escludendo pochissimi elementi.
Stallone è a corto di idee e lo si capisce perché ormai prende palesemente ispirazione dalla sua vita: il personaggio di Rocky dell’ inizio del film, vive la stessa fama (ed il conseguente disagio ad adattarsi alla stessa) di Stallone dopo il successo dei primi due episodi.
Sviluppa però (purtroppo) poco questa sfumatura e si limita a spostare le figure principali dei precedenti film su altri: Mr. T prende il suo posto, Mickey prende il posto di Adriana e Apollo prende il posto di Mickey…ripetendo lo stesso excursus di Rocky e Rocky II.
Non è tutto da buttare ovviamente.
Il film resta comunque impattante, altrimenti non avrebbe sfiorato i trecento milioni di incasso in tutto il mondo. Stallone ha perso dal punto di vista della sceneggiatura, ma ha cominciato a prendere confidenza con la camera…infatti alla fine il film ha un buon ritmo.
Dimenticabilissime le prove attoriali di Mr. T e del wrestler Hulk Hogan (nel film Labbra Tonanti), ma restano comunque nei cuori degli appassionati della saga la struggente scena della morte di Mickey e gli allenamenti con Apollo sulla spiaggia.
L’ unico motivo per cui però sento davvero di dover ringraziare questo film (e lo faccio con tracotanza a nome di tutto il mondo) è di aver fatto passare alla storia quel gran pezzone dei Survivor che è EYE OF THE TIGER…che riceverà la Nomination come “Miglior Canzone” sia all’ Academy Award (Oscar per i meno addetti ai lavori) che al Golden Globe. D’ altra parte non potevamo aspettarci passi falsi dal vecchio volpone Bill Conti.
Vado in chiusura con un paio di curiosità…ed anche perché non vedo l’ ora di passare a recensire Rocky IV:
– La canzone “Eye of tiger” è stata commissionata da Stallone ai Survivor, dopo aver ricevuto risposta negativa ad utilizzare “Another one bites the dust” dei Queen. Inizialmente era stata proposta a Stallone anche “You’ re the best” di Joe Esposito, ma Stallone non era convinto e decise di scartarla. La stessa canzone era stata già scartata in precedenza anche dalla colonna sonora di FLASHDANCE, per cui venne scelta “Maniac” di Michael Sembello. Riuscirà comunque a ritagliarsi il suo spazio all’ interno della storia del cinema, venendo scelta per il film KARATE KID.
– Mr. T si è recato alla Premiere del film accompagnato dalla madre che, indignata per la scena in cui il personaggio interpretato da suo figlio (Clubber Lang) ricopre di insulti Adriana la moglie di Rocky, si è alzata durante la proiezione ed ha lasciato la sala rifiutandosi di rientrare.
– Dopo aver dichiarato di essersi ispirato a Chuck Wepner per scrivere il film Rocky, Sylvester Stallone ha preso nuovamente spunto dalla vita del pugile per girare la scena dell’ incontro contro il wrestler Labbra Tonanti (Hulk Hogan). Infatti Wepner ha sfidato (sul serio) nel 1976 il gigantesco wrestler Andre “The Giant”.
Alessandrocon2esse
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