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Prometheus (2012) di Jonhdoe1978

Contrassegnato con: Cimena, Prometheus, Recensione Prometheus

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A differenza dei sequel, non ho una grande reputazione o trasporto per i prequel, ritengo che se una storia anni prima abbia avuto un determinato inizio è perché si sentiva che quello fosse il modo più giusto per raccontarla, se poi parliamo di un’icona del cinema come Alien le perplessità sono ancora maggiori.

Anno 2093. La nave Prometheus con a bordo 17 passeggeri, è diretta verso il pianeta LV-223 alla ricerca di Esseri Superiori che secondo gli studi e i ritrovamenti della dottoressa Elizabeth Shaw (Noomi Rapace) e del suo compagno Charlie Holloway (Logan Marshall-Green) avrebbero creato l’uomo e tutto ciò che lo riguarda.

L’idea di un film o meglio di dei film, che spiegassero l’origine dello Xenomorfo risale al 2003 e doveva essere un progetto combinato tra Ridley Scott e James Cameron. Poi varie discussioni con la produzione e il contestuale progetto Alien Vs Predator ha fatto accantonare il tutto, ripreso poi dallo stesso Scott nel 2010.
Come dicevo all’inizio, raccontare le origini di storie già create e soprattutto ormai radicate nell’immaginario collettivo, non la trovo una grande idea, le considero manifestazioni di poche idee e poca originalità e Prometheus non è stata un’eccezione in questo concetto.

Ci troviamo di fronte a un film piatto, costante nella sua mediocrità, girato da Scott in maniera pulita ma assolutamente priva di anima, accompagnato da una sceneggiatura, di Jon Spaihts e Damon Lindelof, assolutamente basilare e con pochissimi spunti di interesse. L’ enorme quantità di denaro spesa per gli effetti speciali, peraltro bellissimi, non sono riusciti a sostenere una pellicola di solo stile fotografico ma completamente priva di tensione e con un interesse che è andato scemando man mano che passavano i minuti.
La storia è contorta e costellata di scene senza senso, fra tutte l’operazione che la Dottoressa Shaw fa su stessa per togliersi l’alieno dalla pancia, e si snoda su basi difficilmente comprensibili.
Questi Super Uomini in pratica, stavano eseguendo esperimenti su un pianeta vergine per testare una nuova arma chimica, una particolare specie di esseri che corrodevano il Dna ospite e in alcuni casi germinavano dentro, rigenerandosi. Ai primi, è sfuggita la situazione di mano, nonché il controllo di questo parassita, e sono stati tutti annientati (quelli presenti su questo mondo ovviamente) e questo prima che riuscissero a rimettersi in viaggio e portare questi distruttori da laboratorio sulla Terra. Ora, perché i nostri creatori avrebbero voluto distruggerci (non mi basta che si chiuda il film con questa domanda, nel chiaro messaggio che ci sarà il sequel del prequel)? Secondo e molto più grave, quindi gli Alien che conosciamo non sono altro che un’evoluzione di un esperimento andato male di Superuomini che giocano con la creazione?
Capisco la circolarità delle cose ma ci vuole veramente una mente contorta e con poca percezione sia della realtà che della storia di Alien, oltre che del cinema aggiungerei, per pensare e soprattutto scrivere una cosa del genere.
Anche l’idea del liquido nero dei vasi (precursori delle uova, direi) è gestito male, troppi passaggi che non permettono di capire sino in fondo la sua genesi né il perché della formazione di quelle strane creature a forma di serpente. Stessa cosa per la fecondazione della dottoressa (di cui abbiamo parlato pocanzi) attraverso un terzo ospite (il marito) come anello di congiunzione tra il parassita e la nascita finale di un altro parassita che a sua volta ha bisogno di un nuovo ospite per svilupparsi pienamente, assomiglia a un percorso poco chiaro e a scatole cinesi veramente incomprensibile.

Anche gli attori, ovviamente aiutati dalla pessima sceneggiatura, hanno avuto il loro peso nella mancata riuscita del film. La scelta di puntare su due protagonisti principali, alla dottoressa Shaw è da aggiungere il droide David 8 (Michael Fassbender) se da una parte poteva essere una scelta intelligente, mettendo a contatto due visioni e due prospettive differenti, dall’altra ha spersonalizzato il film non dandogli una caratterizzazione forte. Avrei puntato molto di più sulla dottoressa, come elemento di continuità rispetto agli altri capitoli. Fassbender è sicurante bravo nell’interpretazione, ma il problema è proprio il personaggio in sé che non trascina, non trasmette, aggiunge piattume a una pellicola già piatta.
Stessa cosa capita a Charlize Theron (Meredith Vickers), la sua parte implicava la mancata esternazione di emozioni, la durezza di una figlia che ha tentato in tutti i modi di essere accettata dal padre senza riuscirci, ma questo l’ha portata al completo anonimato all’interno della storia.
Neanche Guy Pearce (nei panni del miliardario Weyland, colui che ha organizzato tutto il viaggio alla ricerca di un modo per scongiurare la morte) e Idris Elba (nei panni di capitano della nave) pur essendo bravi in linea generale, riescono a dare un qualcosa in più ad un film che non è mai riuscito a uscire completamente dai titoli di testa e dalla splendida e pomposa sequenza iniziale.

Ridley Scott è stato senza ombra di dubbio uno di quei registi che ha ridisegnato la fantascienza moderna, ma questa idea di riaggrapparsi a una delle sue creature più riuscite cercando senza motivo di definirgli ancora di più i contorni è stata una scelta solamente egocentrica. Non ci troviamo di fronte, infatti, a un regista in difficoltà o con pessime recenti riuscite alle spalle e che è costretto a riattingere al passato per ritrovare un po’ di vigore.
Prometheus è una specie di puzzle fatto con dei pezzi che non collimano mai o che se combaciano producono un’immagine distorta e poco convincente. Alla fine dei conti l’antenato del vero Alien, quello che conosciamo, è nato perché l’Uomo ha deciso di partire per conoscere la sua genesi e si è dovuto difendere dagli stessi che gliel’hanno data per non soccombere?
Questo ci racconta il primo prequel di Alien in una stortura senza nessuna giustificazione che ha il sapore di ripicca postuma.

Jonhdoe1978

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Prometheus

Prometheus
4

Valutazione Complessiva

4.0/10

SCHEDA

  • Regia: Ridley Scoot
  • Anno: 2012
  • Durata: 124'
  • Genere: Fantascienza

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