
William Fichtner, un volto familiare nel panorama cinematografico e televisivo, spesso riconosciuto, ma raramente associato al suo nome.
Strange Days, Contact, Armageddon – Giudizio finale, Pearl Harbor, Black Hawk Down, Crash e un’infinità di altre pellicole. La sua presenza sullo schermo ha lasciato un’impronta indelebile, anche in ruoli di supporto come quello del direttore di banca nel thriller del 2008 Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan.
Sebbene breve, il suo ruolo di apertura nel secondo capitolo della trilogia di Nolan sull’Uomo Pipistrello è stato memorabile. Il regista scelse Fichtner per questa parte, in virtù del legame che l’attore aveva con un altro capolavoro del cinema del 1995: Heat – La sfida di Michael Mann, dove interpretava l’astuto affarista Roger Van Zant.
La decisione di Nolan non è stata casuale. La pellicola di Mann rappresentava uno dei suoi film di riferimento mentre lavorava su Il Cavaliere Oscuro, in particolare per la scena della rapina, che ha influenzato profondamente il suo approccio nel girarla. Per cui avere Fichtner nel cast del suo film è stato un modo per unire le due opere, creando un legame sottile ma significativo tra i due progetti cinematografici.
Anche se pochissime pose, la sua presenza ha contribuito a tessere una rete di collegamenti tra due film iconici, dimostrando ancora una volta la versatilità e l’importanza dell’attore anche nei ruoli minori.
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