
Dopo lo straordinario successo del 1979, sia la 20th Century Fox che il regista Ridley Scott, avevano chiara l’ idea che Alien avrebbe avuto “almeno” un sequel.
Quello che però ancora non sapevano è che a qualcuno in Italia, durante la visione al cinema del loro film, venne in mente la malsana idea di girarne un seguito apocrifo: questo “qualcuno” era il regista Ciro Ippolito (che però utilizzò lo pseudonimo Sam Cromwell), aiutato dal suo inseparabile montatore Carlo Broglio.
I due annunciarono il titolo Alien 2 alla nota rivista Variety e convinsero Angiolo Stella a produrre il lungometraggio, riuscendo a farsi consegnare ben 400 milioni di Lire, la maggior parte dei quali furono spesi fra auto sportive, accompagnatrici e alberghi di lusso a Cannes.
Il film fu girato in sole tre settimane, scegliendo di ambientarlo sotto terra anziché nello spazio e girando quasi tutte le scene fra un sottoscala di Roma e le Grotte di Castellana, l’ unica location gratuita disponibile che potesse risultare credibile. Per gran parte degli effetti speciali venne usata della trippa.
Vani furono i tentativi di boicottaggio da parte della Century per evitare la distribuzione del film (denunciarono inutilmente Ippolito di plagio) che riuscì infine ad arrivare nelle sale con il titolo Alien 2 – Sulla Terra, ricevendo (giustamente) pesanti critiche sia in Italia che negli States, costringendo James Cameron a titolare il sequel del 1986 Aliens – Scontro Finale.


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