Il film francese Quasi Amici del 2011, diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, si basa sulla storia vera di Philippe Pozzo di Borgo, miliardario corso rimasto paralizzato dopo un incidente col parapendio e del suo badante algerino Abdel Yasmin Sellou.
La trama si ispira al libro di Philippe del 2001, Le second souffle, dove racconta che dopo la morte della moglie e una lunga depressione, assunse Abdel, un giovane con un passato turbolento che, nonostante inizialmente accettò il lavoro solo per gli incentivi statali, riuscì a trasformare la vita di entrambi.
Philippe considera Abdel un amico e guida preziosa, mentre Abdel lo descrive come un mentore e una figura paterna: “Il nostro incontro è stato un miracolo. Tutti e due abbiamo capovolto il destino che sembrava già scritto per noi. Lui sembrava condannato all’immobilità, io alla galera”. “Invece insieme abbiamo ribaltato le cose: io con l’incoscienza dei miei vent’anni l’ho costretto a uscire di casa, gli sono stato complice in stravaganti esperienze, lui ha fatto di me un uomo vero, è stato la mia coscienza, mi ha dato un futuro. Philippe per me è stato come il maestro Jedi di Guerre Stellari, che combatte al tuo fianco e ti insegna quello che devi fare. In realtà lui è ben più che un amico per me, perché è anche un padre, un maestro, il mio angelo”.
Oggi Abdel vive in Algeria con la famiglia e gestisce un allevamento di polli, mentre Philippe è in Marocco con la sua seconda moglie e due figli adottivi ed è un attivista contro l’eutanasia.
Il film ha ottenuto un enorme successo globale e ha ispirato diversi remake internazionali, come quello statunitense con Bryan Cranston, Kevin Hart e Nicole Kidman.
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