Durante la ricerca di luoghi adatti per le riprese di Agente 007 – Vivi e lascia morire di Guy Hamilton, la produzione si imbatté in un allevamento di coccodrilli in Giamaica, che ospitava oltre 1000 esemplari. All’ingresso dell’allevamento, un cartello avvisava i visitatori con la scritta “Vietato l’ingresso: i trasgressori saranno mangiati“.
La squadra del film, incuriosita, decise di incontrare il proprietario, tale Ross Kananga, un personaggio affascinante con una precedente esperienza come pilota di moto sui set cinematografici.
Dopo aver deciso di utilizzare il suo allevamento per alcune scene del film, fu proprio Kananga a proporre l’idea di far saltare James Bond sui coccodrilli. La produzione rimase colpita e lo assunse come stuntman per realizzare la pericolosa scena, offrendogli un compenso di 60.000$.
Girare la sequenza non fu semplice: Kananga dovette ripetere la scena ben sei volte, servendo da controfigura per Roger Moore mentre fuggiva correndo sui coccodrilli nella palude. Durante un’intervista del 1973, Kananga raccontò: “Una cosa del genere è quasi impossibile da fare, ho dovuto farlo sei volte prima di riuscirci. Sono caduto cinque volte. La produzione continuava a mandare da Londra altri vestiti. I coccodrilli mi staccavano tutto quando finivo in acqua, comprese le scarpe. In tutto ho ricevuto 193 punti di sutura sulla gamba e sul viso“.
Gli stuntmen meritano davvero maggiore riconoscimento!
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