TITOLI DI TESTA: Calma piatta mica tanto…
TRAMA: Questa è una storia d’amore annacquata, di quelle mosse come una mareggiata. Non è una pellicola per deboli di fegato, figuriamoci per quelli che soffrono di mal di mare perché a forza di onde può causare qualche problemino di rigurgito, specialmente se avete mangiato una peperonata.
Sarà stato un venerdì, di sicuro non 13 perché c’era il sole, quando il noto paleontologo Alan Grant decide di portare in barca il suo amato cane e la sua fidata moglie, la notissima Nicole Kidman…all’epoca alla ragazza piacevano un po agè, quindi di Maverick manco l’ombra.
Sarà che non tirava un filo di vento, sarà che stavano fermi in mare da non so quando, sarà che chi te l’ha detto di uscire in barca semmai prendi un motoscafo, che incontrano una goletta che imbarca acqua da tutte le parti. Si sà, la curiosità è donna, così Alan decide di salirci sopra per vedere se c’è qualche dinosauro…manco il tempo di prendere una bistecca da 50kg e qualche croccanti, che su un barchino arriva Hughie, l’unico sopravvissuto della goletta.
Il naufrago urla ogni due secondi “So tutti morti, so tutti morti” ma ad Alan sta storia puzza poiché ancora convinto di trovare qualche dinosauro…tant’è che come mette piede sulla goletta, Hughie prende la barca con Nicole e fugge (mica scemo).
Ma com’è che questo sta in fissa con le barche? E perché sta in fissa co le roscie? Perché in verità Hughie è l’acronimo di Caledon “Cal” Hockley, nonché il figlio di mignotta di Titanic…un matto col botto. Uno che prova da subito a cazzare la randa su Nicole, ma quella niente. Poi sarà il sole, sarà la bella giornata, che prova pure a sedurlo per ricongiungersi col marito…e dato che tira più un pelo di Nicole che un carro di buoi, quello ci casca e finisce col bere una limonata dal retrogusto di sedativi per cavalli.
Purtroppo quello non è un cavallo e a dormire non ci pensa proprio: botte, ammutinamenti, boe che volano, cani che rimangono appesi alle porte, bussole impazzite fino a quando Nicole non riesce a metterlo su un barcone di immigrati che passava di lì e arrivederci e grazie.
Per fortuna tutto finisce bene, fino a 5 minuti dalla fine, quando Nicole salva il marito attempato giusto in tempo per il colpo di vento finale.
TITOLI DI CODA: Nessun cane è stato maltrattato durante il film, semmai solo Caledon “Cal” vabbè quello di Titanic. Un film teso come una corda di violino nonostante non si parli di musicisti, ma visione straconsigliata per vedere com’era un tempo Nicole Kidman prima di diventare una di cui non ricordo il nome. Se ami gli horror non è il film per te, ma se ti piacciono i thriller allora va più che bene.
EXTRA: io la barca non la prendo mai, preferisco il pattino.
Mklane
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