Ci sono i film…poi ce stanno questi! Dopo i “Bellissimi di Rete Quattro”, una nuova puntata de i “Dimenticabili di Cineastio”.
TITOLI DI TESTA: pensavo de morì prima
TRAMA: un film talmente scemo che sembra scritto da un branco de scimmie ubriache durante un TSO e girato co n’budget da paghetta settimanale. Ma c’ha quel fascino trash che, tra na risata e un “ma che cazzo sto a vedé?”, te fà resiste fino alla fine.
Ce stanno sti ragazzetti americani che sò na via de mezzo tra gli sfigati de Stranger Things e na boyband fallita…tutta gente che dovrebbe avè vent’anni ma è interpretata da “attori” sui trenta. Dato che nun c’hanno na lira pe piagne, se mettono a fà i pusher, così, de botto, senza senso. Ma manco er tempo de inizià che t’arriva Mussolini…ma fermi tutti.
Mussolini, er cui diminutivo Moose ce l’ha scritto sulla cinta, è un trafficante colombiano (quindi giustamente doppiato in napoletano) uscito fuori da un film de Alvaro Vitali. Ma la cosa bella è che il suo nome 1 viene continuamente storpiato in Musslini e 2 nei titoli di testa il personaggio viene accreditato ar protagonista Steve McCoy anche se questo lo chiamano tutti Danny e 3 pare che nun lo vole nominà nessuno…manco fosse Voldemort!
Mussolini e il cunnilingus
Er trafficante li minaccia co la pistola, poi cade su na buccia de banana (giuro) e alla fine sti sfigati te lo buttano dentro ar Tevere. E qua succede na roba che Jeeg Robot scansate: questo te ritorna su tutto verde, colorato co la tempera Giotto e in versione zombie!
Da qui in poi và tutto in merda. Come torna in città, Mussolini inizia a mietere terrore non con l’olio di ricino ma a forza de mozzichi. Pe fermallo i ragazzi capiscono che l’unico modo è de creà un altro zombie, così te buttano nel fiume n’amico loro (che manco me ricordo perchè era morto) e questo resuscita in versione Puffo (a vernice verde era finita).
Così tra ricordi di un rapporto orale sott’acqua, gente che non sà se guardare in camera o andarsene, na capoccia tagliata che finisce dentro a un canestro, e uno scontro epico che dura 20 secondi, fino a un finale buio perchè aveva finito i soldi pe a corrente.
TITOLI DI COSA: un film da manuale, de quelli dove leggere “come non si fà un film”. Girato da uno che c’aveva 39 de febbre e na mano legata dietro la schiena, si salva solo per la colonna sonora piena di pezzi punk che sò l’unica cosa che nun te farà piagne. Se ve piace la monnezza anni 80 e i film horror fatti co lo sputo, è perfetto per voi.
EXTRA: l’unico film dove Mussolini s’incazza e non diventa nero.
Mklane
La prima regola di Cineastio è seguirci su Instagram e Facebook
Lascia un commento