L’Oscar vinto da Joe Pesci come Miglior Attore Non Protagonista in Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese, seppur meritatissimo, fu talmente inaspettato per l’interprete di Tommy DeVito che non preparò alcun discorso di ringraziamento.
Gli altri candidati al premio erano Al Pacino per Dick Tracy, Graham Greene per Balla coi lupi, Bruce Davison per Che mi dici di Willy? ed Andy Garcia per Il Padrino – Parte III ed osservando il video della premiazione all’annuncio del vincitore, si nota perfettamente tutta la sorpresa e l’emozione di Pesci.
Una volta al microfono, ritirata la statuetta, riuscì soltanto a dire “It’s my privilege…Thank You.”
Smentendo la sua nomea di incredibile chiacchierone, il suo “discorso” durò un paio di secondi scarsi.
Il tempo a disposizione di chi vince un Oscar per poter esprimere in parole le proprie emozioni è di 45 secondi. C’è chi è riuscito a sfruttarli tutti e chi ha superato il limite andando oltre il tempo consentito, ma è stata stilata negli anni anche una classifica dei discorsi di ringraziamento più brevi di sempre.
Sul primo gradino del podio della particolare classifica troviamo un ex aequo con il lapidario “Thank You” di Patty Duke, premiata come Miglior Attrice Non Protagonista per Anna dei miracoli del 1962 e di Louie Psihoyos, Oscar come Miglior Documentario con The Cove – La baia dove muoiono i delfini del 2009.
Joe Pesci è saldamente inchiodato al secondo posto da quel 25 Marzo del 1991.
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