Nome: Vito Andolini
Segni Particolari: Don
Attività: Uomo d’affari e dispensatore di favori
Periodo di attività: Dal 1969 al 1974
Personaggio centrale nel romanzo del 1969 Il padrino dello scrittore e sceneggiatore statunitense di origini italiane Mario Puzo e della celebre omonima trilogia cinematografica di Francis Ford Coppola, Vito Andolini nasce il 26 Aprile del 1969 a Corleone, in Sicilia, dove vive un’infanzia segnata dalla violenza: il boss di Cosa Nostra Don Ciccio (Giuseppe Sillato), assassina prima il padre Antonio, poi il fratello Paolo (personaggio presente solo nel film) e per ultima sua madre, proprio sotto i suoi occhi, un attimo dopo che la donna è riuscita a farlo scappare.
Giunto in America, dove per una svista anagrafica viene registrato con il cognome Corleone, inizia a lavorare per Genco Abbandando (Frank Sivero) e, dopo aver perso il lavoro a causa del boss Don Fanucci (Gastone Moschin), intraprende i primi passi della sua carriera criminale insieme a Peter Clemenza (Richard Castellano/Bruno Kirby) e Salvatore Tessio (Abe Vigoda/John Aprea), guadagnandosi il “rispetto” proprio uccidendo Don Fanucci e prendendo il controllo delle sue attività.
La famiglia Corleone, che ormai conta anche Santino (James Caan/Roman Coppola), Fredo (John Cazale) e Michael (Al Pacino), i figli di Vito, cresce in potere e Vito assume il titolo di “Don” e diventa un padrino rispettato e temuto, con connessioni estese tra politici, giudici e giornalisti ed immancabili rivalità con i boss Emilio Barzini (Richard Conte) e Philip Tattaglia (Victor Rendina).
Interpretato da Marlon Brando nel primo film e da Robert De Niro nel secondo, il personaggio di Don Vito Corleone è diventato una figura iconica cinematografica della mafia italo-americana, ispirata a reali boss mafiosi come Frank Costello, Lucky Luciano e, soprattutto, Carlo Gambino.
Per la loro interpretazione, sia Brando che De Niro vinsero l’Oscar: il primo come Miglior Attore Protagonista, anche se rifiutò di presentarsi alla cerimonia di premiazione, come segno di protesta verso i maltrattamenti da parte degli U.S.A. nei confronti degli indiani nativi; mentre il secondo come Miglior Attore Non Protagonista.
Proprio grazie a questo doppio riconoscimento, il personaggio di Don Vito Corleone è rimasto per ben 45 anni l’unico a far guadagnare l’ambita statuetta a due diversi attori per lo stesso ruolo, fino al 2020 quando Joaquin Phoenix ha ricevuto il premio per aver interpretato il Joker, dopo quello assegnato ad Heath Ledger.
Alessandrocon2esse
Ti è piaciuta la recensione? Seguici anche su Instagram e Facebook
Lascia un commento